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Rialzo del seno mascellare: cos'è e quando è richiesto

Rialzo del seno mascellare: cos'è e quando è richiesto

Il seno mascellare è una cavità presente all’interno del cranio, all’altezza dell’osso mascellare.

Nel nostro corpo ci sono due seni mascellari disposti in modo simmetrico. Si trovano, infatti, uno a destra e uno a sinistra, ma entrambi si estendono dalla zona che va dai premolari ai molari.

I seni mascellari svolgono diverse funzioni fisiologiche importanti. Tra queste quella di riscaldare e umidificare l’aria che entra nel corpo attraverso il processo di inspirazione.

Cos’è il rialzo del seno mascellare e quando è necessario

Data la loro posizione anatomica, possono essere presi in causa nel momento in cui si desidera inserire uno o più impianti dentali. In questi casi, infatti, potrebbe essere necessaria una procedura chiamata rialzo del seno mascellare. Questa diventa importante quando è presente atrofia ossea nella zona che va dai molari o premolari e consiste nell’alzare il pavimento mascellare per ottenere un maggiore spazio in posizione verticale.

Per fare ciò è ovviamente richiesto un intervento chirurgico che va fatto sotto anestesia. Una volta terminato il paziente potrà comunque avvertire una sensazione di dolore o formicolio nell’area in cui lo specialista ha lavorato. Le modalità di intervento saranno descritte di seguito, ma è già possibile anticipare che il grande rialzo, essendo più invasivo, potrebbe avere un post-operatorio più fastidioso e debilitante.

Abbiamo detto che questo intervento può rendersi necessario quando è presente un’atrofia ossea che non rende possibile installare un impianto.

Questa condizione sfavorevole si può verificare in caso di perdita di denti molari o premolari superiori, per la presenza di una patologia che erode l’osso o per motivi anatomici che dipendono dalla forma del cranio o dal poco spazio tra seno mascellare e mascella.

In alcuni casi l’intervento di rialzo del seno e l’impianto dentale possono essere eseguiti in contemporanea, ovviamente dopo le attente valutazioni fatte dallo specialista. Se questo non fosse possibile, il tempo di attesa tra una procedura e l’altra si estenderà a qualche mese.

Modalità d’intervento

Di solito si distinguono due diverse modalità di intervento:

  • Mini rialzo del seno mascellare: l’operatore entra attraverso la sommità della cresta ossea e lo scollamento viene praticato con osteotomi e soluzione fisiologica. In questo caso i tempi di guarigione si presentano piuttosto brevi e solitamente durano qualche giorno;
  • Grande rialzo: più invasivo della tecnica precedente, prevede il sollevamento della gengiva in modo che possa essere ricavata qui una finestra ossea.

Il tessuto osseo utilizzato durante l’intervento generalmente, per aumentare le proprietà di successo dell’operazione, proviene dal corpo del paziente stesso e può essere prelevato dalla bocca o da altre regioni anatomiche. Non rari, infatti, sono i casi in cui l’osso proviene dalla tibia o dall’anca. In altri casi possono essere utilizzati materiali diversi di derivazione sintetica biocompatibili con il corpo.

Post-operatorio: consigli

Per favorire il processo di guarigione nel post-operatorio è necessario prendersi cura in modo accurato dell’igiene orale. Tuttavia, è consigliato non utilizzare spazzolino e filo interdentale nella zona trattata chirurgicamente. Consigliato resta, invece, l’utilizzo di un buon collutorio. Sarà comunque il dentista a fornire indicazioni precise.

Tra i consigli va ricordato anche quello di non fumare per evitare infezioni e non masticare dalla parte trattata per qualche giorno in modo da non sollecitarla eccessivamente.

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