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Guida alla scelta del giusto dentifricio

Guida alla scelta del giusto dentifricio

Dentifricio e spazzolino sono strumenti fondamentali per l’igiene orale quotidiana.

Il dentifricio è entrato a far parte delle nostre vite già da diversi secoli, ma la pulizia della bocca è considerata importante fin dall’antichità. Gli antichi Egizi utilizzavano, infatti, una miscela a base di fiori e iris. I Greci e i Romani, invece, sperimentarono una nuova formulazione a base di ossa frantumate, gusci d’uovo e ostriche tritate (per l’azione abrasiva e sbiancante), mescolati a miele e mirra per conferire un gusto e una consistenza più piacevole.

L’utilizzo in combinazione di spazzolino e dentifricio consente di rimuovere dai denti e dalla lingua residui di cibo e placca batterica, mantenendo in questo modo igiene e salute orale ottimali. Quando ci si lava i denti si svolge anche un’altra importante funzione, ovvero quella di combattere l’alitosi e prevenire disturbi e malattie gengivali.

Tuttavia, qualcuno sostiene che la sola azione dello spazzolino sia sufficiente, ma è davvero così?

A cosa serve davvero il dentifricio?

Il dentifricio rappresenta un alleato fondamentale per l’igiene orale di tutti i giorni.

Non basta, infatti, soltanto strofinare i denti con lo spazzolino, perché le particelle contenute al suo interno aiutano anche a catturare meglio i batteri della placca e a evitare la formazione di placca.

Grazie alle sue proprietà abrasive, poi, il dentifricio, consente di levigare la superficie dei denti rendendoli più bianchi e splendenti. Il fluoro, invece, rende i denti più forti e meno sensibili. Infine, gli aromi presenti al suo interno favoriscono l’eliminazione dell’alitosi, migliorando l’alito e rendendolo più profumato.

Tuttavia, bisogna utilizzarlo nella maniera giusta, altrimenti si corre il rischio di causare danni ai denti e alle gengive. Un eccessivo assorbimento di fluoro, ad esempio, indebolisce i denti e può causare dolore gengivale.

Attenzione anche ai dentifrici eccessivamente abrasivi, perché potrebbero rovinare lo smalto.

Per queste ragioni, il dentifricio va utilizzato in piccole quantità, spazzolato senza effettuare un’eccessiva pressione e associato a filo interdentale e collutorio per incrementare l’azione antibatterica.

Come scegliere il dentifricio giusto

Per scegliere il dentifricio giusto bisogna per prima cosa conoscere lo stato di salute della propria bocca. Per questa ragione è fondamentale rivolgersi periodicamente al proprio dentista di fiducia che può consigliare il prodotto ideale. La composizione della pasta dentifricia è molto importante e con il passare del tempo può avere effetti benefici, ma anche nocivi se non è quella adatta. I dentifrici vengono suddivisi in diverse categorie in base alla loro azione terapeutica.

1. Dentifricio al fluoro

Il fluoro è un ingrediente che si trova praticamente in tutti i dentifrici ed è un minerale in grado di remineralizzare lo smalto e svolge un’azione antibatterica che consente di prevenire le carie.

I dentifrici a base di fluoro sono particolarmente adatti a chi è soggetto alle carie o in caso di colletti dentali sensibili.

Per i bambini al di sotto dei 6 anni è sconsigliato utilizzare una pasta dentifricia con una quantità di fluoro superiore ai 500 ppm, poiché in caso di ingestione potrebbe causare problematiche allo smalto dei denti e, nei casi più gravi, problemi alle ossa.

2. Dentifricio anti-placca

In genere questo tipo di dentifrici contengono delle sostanze che aiutano a prevenire la formazione di placca. Tra queste ricordiamo il cloruro di sodio, lo iodio e lo zinco. Inoltre, nei dentifrici antiplacca possono essere aggiunti particolari enzimi che aiutano a ridurre la proliferazione batterica.

3. Dentifricio per denti sensibili

La funzione di questa pasta dentifricia è quella di stimolare la rigenerazione dello smalto dentale. Proprio per questo è particolarmente consigliata a chi soffre di sensibilità dentale, soprattutto se passeggera.

4. Dentifricio sbiancante

Si tratta di una delle tipologie più in voga tra le persone che sono particolarmente attente all’estetica. Al suo interno si trovano delle particelle abrasive che non aiutano ad eliminare le macchie dai denti. Per ottenere denti più bianchi, bisogna rivolgersi a uno studio dentistico per lo sbiancamento professionale.

5. Dentifricio naturale

In commercio è possibile trovare anche delle alternative completamente naturali. Si tratta di dentifrici a base di erbe, come mirra, echinacea, camomilla, malva e menta.

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