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Denti sensibili al caldo/freddo? Ecco da cosa dipende

Denti sensibili al caldo/freddo? Ecco da cosa dipende

Ti è mai capitato di sentire una fitta di dolore ai denti bevendo una bibita ghiacciata o un tè caldo, mangiando un gelato o addirittura semplicemente respirando? Una sensazione bruttissima, causata dai denti sensibili al caldo e al freddo.

È un sintomo spesso sottovalutato, nonostante sia molto fastidioso da sopportare, che può essere un campanello d’allarme di una serie di problematiche che conviene individuare e curare tempestivamente.

Sensibilità al caldo/freddo: cos’è

La dentina è un materiale poroso dal tipico colore giallastro che si trova immediatamente sotto lo smalto dei denti. La dentina, tramite centinaia di tubicini dentinali, ha il compito di fare da trasmissione tra la parte esterna dei denti con i nervi presenti in quella interna. Quando lo smalto che la protegge si usura, o si spacca, o la gengiva che la ricopre si abbassa, la dentina rimane scoperta e con lei i microscopici tubi dentinali, che sono un’autostrada aperta verso i nostri nervi. Il risultato è che stimoli esterni più forti, come il caldo o il freddo, non più bloccati dallo smalto, arrivano direttamente ai nervi causando la fitta di dolore.

Il processo di usura dello smalto può riguardare una parte di un dente, l’intero involucro o anche più denti. Lo stesso discorso vale per le gengive, che però tendono ad abbassarsi in blocco in presenza di particolari patologie. Così le fitte possono essere occasionali, quando l’alimento caldo o freddo tocca il dente scoperto, o continue, se i denti esposti sono numerosi, con una gradazione del dolore che può essere da fastidioso a insopportabile.

Sensibilità dei denti: le cause

Le cause che rendono i denti ipersensibili possono essere varie.

La più comune è una scorretta igiene orale. Spatole troppo dure dello spazzolino possono danneggiare lo smalto e movimenti scorretti lavaggi non frequenti possono far proliferare i batteri, che attaccano il rivestimento dei denti e si insediano nelle gengive, abbassandole progressivamente.

A peggiorare la situazione possono contribuire i cibi eccessivamente acidi, ma anche gli zuccheri, l’alcol e soprattutto il fumo. La combustione di una sigaretta può sviluppare fino a 800°C, con effetti drammatici per tutto il cavo orale.

A questo si possono aggiungere patologie come la parodontite o un cavo orale con un ambiente particolarmente acido a causa di ulcere, ernia iatale, disturbi alimentari. Ma anche la forza eccessiva applicata alla masticazione in caso di bruxismo o malocclusioni.

I rimedi contro l’ipersensibilità dei denti

I rimedi esistono e vanno studiati insieme al proprio dentista di fiducia dopo un’attenta visita che approfondisca le cause del deterioramento dello smalto e dell’abbassamento delle gengive.

Nel mentre si può cercare di tenere un’alimentazione corretta, praticare l’igiene orale con attenzione e cura ed eliminare i fattori di rischio, come il fumo.

Sotto consiglio del dentista si possono applicare particolari tipi di dentifrici o pomate, appositamente studiati per i denti sensibili, che agiscono localmente sui recettori del dolore.

È necessario comunque iniziare un percorso di cura completo, che risolva il problema alla base. Ricordiamo, infatti, che l’ipersensibilità dei denti può essere un serio campanello d’allarme di problemi più importanti.

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