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Allungamento o accorciamento della corona: di cosa si tratta?

Allungamento o accorciamento della corona: di cosa si tratta?

Si parla di sorriso gengivale quando il soggetto mostra un’eccessiva porzione di gengiva quando sorride, una condizione che potrebbe essere risolta con l’allungamento o accorciamento della corona.

Si tratta di soluzioni rapide e indolori, che contribuiscono a migliorare l’estetica del sorriso e anche le funzioni fisiologiche della dentatura.

L’odontoiatra si orienta verso questa soluzione anche quando le problematiche dentali sono difficilmente raggiungibili in quanto localizzate sotto il bordo gengivale.

Per risolvere un problema del genere, il dentista può seguire una procedura di allungamento della corona, che espone una maggiore estensione del dente sopra al bordo gengivale, dando l’impressione che la corona sia più estesa. In questo modo si può intervenire più efficacemente sul problema.

Come si svolge l’intervento?

Un simile intervento si svolge in anestesia locale, che deve essere somministrata per rendere insensibile la zona.

Dopo questa procedura l’odontoiatra pratica alcune incisioni sui tessuti molli per separare le gengive dai denti e per avere accesso alle sottostanti radici.

Anche se il problema riguarda un solo dente, è consigliabile rimodellare anche quelli circostanti per uniformare tutta l’arcata.

Al termine dell’operazione viene eseguita una completa disinfezione dell’area per evitare il rischio di infezioni orali.

Come si svolge la fase di convalescenza?

Durante il post-intervento, il paziente potrebbe avvertire gonfiore, ipertermia e una maggiore sensibilità nell’area interessata, per cui è consigliabile applicare impacchi di ghiaccio almeno nelle prime 48 ore.

Bisogna inoltre evitare l’assunzione di cibi solidi poiché la masticazione è preclusa, a causa della maggiore vulnerabilità del tessuto gengivale. Pertanto si consiglia una dieta a base di alimenti semi-liquidi e privi di spezie, acidi oppure duri e friabili.

Anche l’alcol è vietato per la prima settimana dopo l’intervento, mentre il fumo dovrebbe essere eliminato per due settimane.

Quando è consigliato l’intervento?

L’allungamento della corona è un vero e proprio intervento chirurgico finalizzato a ristabilire una proporzione equilibrata tra il dente e il tessuto gengivale. È indicato quando i denti sono troppo corti oppure se la parte visibile risulta eccessivamente ricoperta dal parodonto.

Un intervento del genere è consigliato quando ci si trova in presenza di denti molto compromessi in seguito a carie estese, traumi o patologie gengivali.

Questa soluzione può essere associata a una ricostruzione protesica che garantisce il completo recupero della dentatura dal punto di vista sia estetico sia funzionale.

Non bisogna dimenticare che il cosiddetto “gummy smile” spesso viene vissuto dal paziente con estremo disagio, tale da spingerlo a intervenire chirurgicamente.

L’allungamento della corona è infatti l’unica soluzione per ristabilire l’equilibrio fisiologico tra denti e gengive, ed evitare tutte le problematiche derivanti dall’esposizione delle radici.

Allungamento o accorciamento della corona: a chi rivolgersi

Un intervento di allungamento o accorciamento della corona è un’operazione di chirurgia plastica, che consente di rimodellare il contorno osseo e gengivale dei denti. Proprio per questo motivo è necessario rivolgersi a professionisti qualificati e specializzati nell’apertura chirurgica del lembo gengivale, che prelude all’eliminazione della porzione di tessuto osseo ritenuta necessaria.

L’allungamento della corona può essere applicato sia a un solo dente che all’intera arcata dentaria, a seconda delle condizioni individuali e dei relativi disagi.

Questo problema è piuttosto comune per persone di qualsiasi età che, a causa di vari fattori eziologici, presentano denti troppo corti.

L’allungamento della corona dentale, che appartiene alla categoria degli interventi parodontali, può essere suggerito per fini estetici, per risolvere patologie più o meno invalidanti oppure in presenza di carie destruenti che sono arrivate a intaccare le superfici radicolari.

In simili condizioni diventa indispensabile migliorare il sostegno parodontale dell’elemento interessato, per poter procedere poi alla risoluzione del danno. Quando infatti il margine di un dente si trova sotto alla gengiva, è impossibile ricostruirlo senza avere prima ripristinato l’ampiezza biologica della lamina.

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