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Perdita ossea dentale: tutto quello che devi sapere

Perdita ossea dentale: tutto quello che devi sapere

Avere un sorriso smagliante e godere di tutte le funzionalità dell’arcata dentale potrebbe sembrare naturale e scontato. Ma esistono condizioni che compromettono ciò. Tra queste, la perdita ossea dentale. Vediamo di cosa si tratta e cosa fare.

Perdita ossea dentale: di cosa si tratta?

Stiamo parlando di una condizione piuttosto comune che si manifesta in persone che hanno perso, per varie ragioni, uno o più elementi dentali. In questo caso l’osso alveolare che aveva il compito di trattenere i denti e gestire le sollecitazioni fisiche, viene completamente riassorbito creando una serie di problematiche di non poco conto. Questa condizione può essere provocata da una serie di situazioni come forti traumi, infiammazioni, la parodontite e finanche da un’estrazione dentale. Da sottolineare che, peraltro, la perdita dei denti nel corso degli anni comporta anche un mutamento della fisionomia del volto con tanto di disfunzioni nel masticare e nella corretta fonazione.

Cosa causa la perdita ossea dentale

Quando si presenta la perdita di uno o più elementi dentali ci sono una serie di problematiche. Infatti, nel momento in cui cade un dente si perde anche la relativa radice il che provoca a sua volta il fenomeno della perdita di osso e della relativa gengiva. Se non si interviene prontamente con la sostituzione dell’elemento dentale, si potrebbe incorrere nella formazione di una lacuna ossea che fa ritrarre la cavità orale vuota. Questo fenomeno, con il passare del tempo, tende ad aumentare creando sempre maggiori disfunzioni.

Le cause sono molteplici, partendo dalla parodontite che è una patologia riconoscibile per il continuo sanguinamento delle gengive, l’allentamento di un elemento dentale che non appare più solido nella sua posizione, l’eccessiva sensibilità al caldo e al freddo e l’alitosi.

Ci sono altre condizioni che possono portare alla perdita dentale come le infezioni delle gengive, gli ascessi parodontali e tanto altro.

Solitamente, questo fenomeno può verificarsi già a partire dalla giovane età e c’è una certa tendenza che vede le donne come le più colpite. Inoltre, ci sono alcune situazioni che possono favorirne l’insorgere quali la scarsa igiene oppure il fumo.

L’importanza della prevenzione

Come accade in tante branche della medicina, la prevenzione è importantissima per non dover fare i conti con la perdita ossea dentale. Un approccio particolarmente funzionale è installare delle protesi fisse in caso di mancanza dei denti. Grazie a una tecnica innovativa si potrà ottenere una perfetta integrazione con l’osso e quindi ritrovare la stabilità necessaria per evitare tutte le problematiche appena descritte. Questo è possibile se c’è effettivamente già una assenza di un elemento dentale mentre se la carenza d’osso è provocata da una malattia, bisogna intervenire adeguatamente una terapia che permetta di eliminare i batteri, la placca e il tartaro.

Aiutano indubbiamente delle buone abitudini quotidiane come il non fumare e avere regolarità nella pulizia dentale magari usando anche il filo interdentale.

È fondamentale rivolgersi al proprio dentista di fiducia per sottoporsi a una seduta di igiene orale professionale ogni 3/6 mesi. È anche importante eseguire la levigatura radicolare (pulizia interna delle radici) ogni 6 mesi/1 anno.

Rimedi efficaci alla perdita ossea dentale

Se purtroppo l’attività di prevenzione non ha permesso di ottenere i risultati sperati allora è possibile rimediare con un intervento di rigenerazione dentale.

In pratica si vanno ad utilizzare dei materiali specifici che consentono di ricostruire il tessuto osseo perduto. Dipenderà dalla gravità della situazione, per cui in alcuni casi sarà anche necessario effettuare un intervento di chirurgia parodontale per rimodellare il margine osseo e soprattutto eliminare le tasche di batteri.

Importante è anche ripristinare gli elementi dentali persi con un intervento di implantologia magari con l’inserimento di innesti di osso artificiale o autogeno.

Da sottolineare che comunque l’intervento di rigenerazione ossea non è doloroso perché prevede l’anestesia locale e comunque richiede delle piccole accortezze per ottimizzare la fase successiva con una dieta più liquida, usando uno spazzolino morbido insieme ad un buon collutorio ed eliminando totalmente fumo e alcol.

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