Via Rimembranze, 32, 73031 Alessano LE Lunedì - Venerdì 09:00-12:30 / 16:00-19:00 +39 331 873 7912
Cos'è il granuloma dentale e cosa fare

Cos'è il granuloma dentale e cosa fare

Il granuloma è un’infezione cronicizzata nell’area radicolare periapicale del dente, che può coinvolgere anche i tessuti vicini.

Per questo necessita sempre di cure odontoiatriche tempestive, per evitare che si estenda ulteriormente.

Cos’è il granuloma dentale

Il granuloma dentale si forma alla base del dente, coinvolgendo la radice ed espandendosi anche alla polpa. In sostanza, si crea una colonia batterica che continua a proliferare.

Una terapia antibiotica in questo caso non serve, a causa del cronicizzarsi della stessa infezione che va trattata con un intervento odontoiatrico.

La diagnosi può avvenire durante una normale visita di controllo o per altre cure a seguito di una radiografia panoramica.

Il granuloma è una patologia asintomatica che da disturbi solamente quando l’infezione è estesa e il dente è pesantemente danneggiato dall’interno.

I batteri possono formarsi dopo un trauma, dovuto magari alla masticazione di cibi molto duri oppure troppo caldi o freddi, ma anche per incidenti. In tal caso anche i denti sani possono essere interessati da questo problema, anche in assenza di carie.

Anche se la lesione non è visibile a occhio nudo si possono creare delle fessurazioni che aprono la strada a un’infiltrazione batterica.

Quest’ultima può verificarsi anche per un’otturazione che risulti usurata o eseguita male, o una devitalizzazione non completa

Il granuloma non guarisce da solo e richiede sempre cure dentistiche per arrivare all’interno del dente ed eliminare la presenza dei batteri.

Altre cause del granuloma dentale

I motivi per cui si viene a creare il granuloma dentale sono diversi, come per esempio la parodontite. Questa stessa infezione intacca sia i tessuti molli sia le ossa delle arcate. Provoca, così, un progressivo arretramento, quindi scoprendo i colletti dentali, attraverso i quali è facile per i batteri infiltrarsi nel dente.

Il granuloma potrebbe anche formarsi dopo un’estrazione dentale non correttamente eseguita, ma è un caso raro. Oppure per la presenza di schegge e frammenti dentali che hanno penetrato la radice.

L’uso di agenti chimici aggressivi come le sostanze sbiancanti dentali non adatte può intaccare l’integrità radicolare, esattamente come la presenza di necrosi pulpare trascurata.

In casi gravi, infatti, l’infezione comincia a dare manifestazioni di estensione della colonia batteria, che può anche provocare ascessi purulenti, gonfiore localizzato alla gengiva e al viso.

Anche i denti devitalizzati possono sul lungo periodo dare vita a un granuloma dentale per la presenza di una carica esigua di batteri lasciata prima dell’otturazione e che si prolifera in modo incontrollato, anche se circoscritto.

La patologia dentale, infatti, si forma per un meccanismo di difesa dell’organismo, cioè creando un tessuto granuloso che circoscrive l’infezione per non farla espandere.

Questo equilibrio, tuttavia, risulta precario in quanto, nel momento in cui l’infezione si rinforza, cominciano a manifestarsi sintomi molto fastidiosi.

I sintomi del granuloma dentale

Come già detto, il granuloma è prettamente asintomatico fino a quando i batteri non raggiungono una carica tale da dare vita a cisti, ascessi, dolore, gonfiore e fistole.

Un segnale della presenza di un granuloma è la sensazione che il dente “sprofondi” leggermente durante la masticazione.

Alla luce di quanto detto il disturbo si classifica in:

  • granulomi semplici, che sono i più diffusi e raggiungono le dimensioni di una piccola pallina;
  • ascessualizzati, dove è già presente l’ascesso;
  • suppurati, cioè con presenza di materiale purulento e infiammato in fase acuta che si diffonde alle aree di prossimità.

granuloma

Come curare il granuloma

Il granuloma in quanto infezione batterica non curabile con gli antibiotici deve essere trattato, anche se non ci sono sintomi, in modo tempestivo dal dentista.

Nei casi più seri, infatti, potrebbe “scoppiare” e provocare la diffusione dei batteri nell’organismo con il rischio di sepsi e di conseguenze più gravi.

Nel caso di un dente devitalizzato si ripete il trattamento ripulendo il canale radicolare, mentre se ci sono perni, protesi e corone si procede con l’apicectomia, cioè l’asportazione della radice.

L’estrazione del dente è un’ultima ratio quando il granuloma continua a riformarsi.

Per un appuntamento presso lo Studio Dentistico Buffelli ad Alessano, clicca qui.

Leggi tutto