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Canini inclusi: che vuol dire e quali soluzioni?

Canini inclusi: che vuol dire e quali soluzioni?

Quando si parla di canini inclusi ci si riferisce a una condizione estremamente particolare, nella quale uno o più canini non spuntano come dovrebbe essere in condizioni normali. Naturalmente, questa problematica riguarda i denti definitivi.

In questo articolo vediamo quali sono le soluzioni per risolvere questa fastidiosa condizione che, lo ricordiamo, deve essere affrontata in maniera tempestiva per evitare complicazioni.

L’inclusione dei canini può essere curata tenendo presente l’età del paziente. Appare evidente infatti che bisogna valutare prima di tutto la condizione del soggetto, se è ancora in fase di crescita e quindi non presenta tutti i denti permanenti si parla di dentizione mista. In caso contrario, ovvero qualora siano presenti tutti i denti definitivi, eccetto uno o più canini, si parla di dentizione permanente.

Paziente che non ha ancora completato la crescita

Se il paziente affetto da inclusione dei canini è ancora in fase di crescita, solitamente entro i nove anni d’età, si può intervenire in maniera più semplice per permettere la fuoriuscita dei canini.

Fondamentalmente esistono tre soluzioni diverse che possono essere applicate. Vediamole nel dettaglio.

Estrazione canino da latte

La prima soluzione prevede l’estrazione del canino da latte. Agendo in questo modo ci sono molte probabilità che il canino definitivo scenda da solo, senza dover quindi effettuare altre operazioni.

Attenzione, però: qualora il canino permanente fosse storto, purtroppo l’estrazione del canino da latte non potrà assolutamente bastare.

Rimuovere il canino da latte e il premolare

Se non è presente abbastanza spazio purtroppo può succedere che il premolare ostruisca il passaggio del canino. La soluzione a questo problema è quella di estrarre premolare e canino da latte.

Allargare ossa della mascella

Infine, la terza soluzione prevede di allargare le ossa della mascella. Questa operazione viene effettuato nel momento in cui ci si rende conto che il canino non trova lo spazio per uscire tra l’incisivo laterale e il molare da latte.

Paziente con denti permanenti

Il discorso cambia radicalmente qualora un paziente con denti permanenti abbia i canini inclusi. Per decidere come procedere e risolvere il problema, bisogna risalire all’origine del problema.

Vediamo come intervenire, in base alla causa dell’inclusione dei canini.

Mancanza di spazio

Se il canino è incluso a causa della mancanza di spazio bisogna per forza allargare le basi ossee e questo avviene tramite l’utilizzo di allineatori.

Effettuata questa operazione, dopo circa sei o sette mesi il canino dovrebbe finalmente trovare lo spazio adeguato e uscire da solo.

Posizionato in maniera errata

Non è raro che il canino sia posizionato nel modo non corretto e in questa situazione si rende necessario procedere con una radiografia tridimensionale, chiamata cone beam, che serve per individuare esattamente la posizione del canino.

A questo punto si procederà con un’operazione chirurgica che prevede la rimozione della gengiva che copre il canino, applicando successivamente un attacco ortodontico.

Una volta medicata la ferita, per evitare che la gengiva possa richiudersi, si dovrà attendere qualche mese. Dopodiché il canino dovrebbe scendere da solo.

Purtroppo, può capitare che nonostante l’operazione il canino rimanga nella stessa identica posizione e in questo caso sarà necessario intervenire utilizzando un apparecchio ortodontico per accompagnare il dente e farlo finalmente uscire.

Canino rivolto verso l’esterno

Se il canino è rivolto verso labbra o guancia significa che siamo in presenza di una condizione molto particolare, che richiede inoltre un approccio attento.

Appare evidente che sia del tutto impossibile intervenire sulla gengiva esterna, perché i rischi sono troppo elevati.

Dunque, in questo caso bisognerà andare a intervenire sulla corona del canino, agganciando su di essa una sorta di filo metallico. Fatto questo si inizia a tirare molto dolcemente il filo e il dente, a distanza di alcuni mesi, uscirà da solo senza provocare danni.

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