Mal di testa e denti: quando l'origine del dolore è nella bocca
Il mal di testa è uno dei disturbi più frequenti e meno compresi. A volte si presenta come una pressione costante alla fronte, altre volte colpisce le tempie con fitte pulsanti, oppure si manifesta come una tensione che parte dal collo e risale verso la testa. La maggior parte delle persone tende a ricondurre questo disagio allo stress, alla postura, a problemi visivi o a cause neurologiche. Eppure, in molti casi, l’origine del dolore può trovarsi in un luogo più inaspettato: la bocca.
Le connessioni tra salute orale e cefalee sono molteplici. I muscoli masticatori, l’articolazione temporo-mandibolare, la postura mandibolare e la qualità dell’occlusione dentale sono tutti elementi che influenzano direttamente l’equilibrio del sistema cranio-cervicale. Quando uno di questi elementi è alterato, la risposta del corpo può essere una tensione muscolare diffusa, che si traduce in mal di testa persistenti, a volte cronici, spesso difficili da diagnosticare con esami convenzionali.
Mal di testa e denti: quando l’occlusione sbilanciata diventa dolore
Il primo terreno di collegamento tra mal di testa e denti è l’occlusione: quando l’arcata superiore e quella inferiore non combaciano correttamente, la mandibola è costretta ad adattarsi tramite muscoli costantemente attivi. Questo squilibrio muscolare si traduce spesso in una cefalea muscolo-tensiva, con dolore che si irradia alle tempie, alla fronte o alla nuca. Il mal di testa peggiora durante la masticazione prolungata o quando si stringono i denti a riposo, soprattutto dopo il risveglio.
Bruxismo: serrare i denti, generare un mal di testa
Il legame tra mal di testa e denti diventa evidente quando si parla di bruxismo, un gesto spesso inconscio e notturno. Digrignare o serrare i denti genera uno sforzo continuo sui muscoli facciali, che può portare a cefalee diffuse, rigidità mandibolare e pressione al cranio. Chi soffre di bruxismo si sveglia talvolta con dolore facciale e stanchezza cervicale, e il mal di testa può diventare cronico se non viene diagnosticato.
Disturbi muscolari e posturali: quando i denti influiscono su testa e collo
La bocca è parte integrante del sistema muscolare e posturale. Un’occlusione non equilibrata sovraccarica i muscoli temporali e masseteri, generando un effetto domino che coinvolge anche il collo e le spalle. Queste tensioni, invisibili a occhio nudo, si manifestano con frequenti cefalee, pesantezza alla testa e rigidità generale.
Teethan: l’analisi digitale dell’occlusione nello studio odontoiatrico
Per orientare la diagnosi tra mal di testa e denti, Studio Buffelli utilizza il dispositivo Teethan, un vero alleato tecnologico nella valutazione occlusale. Si tratta di un elettromiografo di superficie: quattro sonde applicate sulla pelle dei muscoli temporali e masseteri registrano in soli pochi minuti dati oggettivi sull’attività muscolare durante il serramento dentale. I risultati, immediatamente disponibili in forma grafica, rendono possibile una diagnosi precisa, assistita da parametri numerici affidabili e ripetibili nel tempo.
Grazie a Teethan, l’odontoiatra può capire se esiste uno squilibrio muscolare, valutarne l’intensità e spiegare chiaramente al paziente come il dolore sia collegato a una malocclusione o a un eccessivo carico muscolare. Inoltre, permette di monitorare i progressi durante eventuali trattamenti, per interventi sempre calibrati sulla reale condizione del paziente.
Mal di testa e denti: quando considerare un’origine infettiva o infiammatoria
Anche senza essere collegata direttamente all’occlusione, un’infezione dentale o gengivale avanzata può dare origine a cefalee riferite. Un dente cariato, un ascesso o una parodontite possono causare un dolore mascellare che viene percepito alla testa, con sensazione di pressione o fastidio diffuso. In questi casi il mal di testa può migliorare solo dopo aver trattato l’infezione o l’infiammazione dentale.
Quando sospettare un mal di testa collegato ai denti: i segnali chiave
Quando il mal di testa pluri-giornaliero non risponde ai normali trattamenti e si accompagna a fastidi alla mandibola, tensioni facciali, rumori articolari o rigidità al risveglio, vale la pena considerare un’origine odontoiatrica. Con il supporto della tecnologia e un corretto approccio diagnostico, è possibile individuare il disturbo alla radice e pianificare un percorso curativo mirato.